lunedì 27 dicembre 2010

REPARTO ALTA VELOCITA' DESENZANO

     Dopo la Prima guerra mondiale nella quale il Mincio I divenne una cannoniera della Regia Marina Italiana , lo ritroviamo in uso presso il Reparto Alta Velocità di desenzano , un reparto di aviazione dove venivano sviluppati e provati sul basso lavo gli idrovolanti che partecipavano per l'Italia alla competizione internazionale  della Coppa schneider che venne disputata fra le due guerre in un periodo di grande sviluppo per l'aviazione in un susseguirsi di record di velocità con i motori a pistoni . 
  Per approfondire questo argomento potete cliccare questo link http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/avio05.htm

  Tornato al suo ruolo di rimorchiatore sempre in un reparto militare svolse il compito di portare al largo le chiatte che trasportavano i velivoli per effettuare i decolli e gli ammaraggi al largo . 
  Esiste un video dell' Istituto Luce del 1934 che filma  il nuovo compito del Mincio eccolo a questo link :http://veneto.archivioluce.com/archivioluce/jsp/schede/videoPlayer.jsp?tipologia=&id=&physDoc=6703&db=cinematograficoCINEGIORNALI&findIt=false&section=veneto/

  Ho trovato anche un altra citazione dell'uso del Mincio nel 1930 .   In quell'anno ci fu una tragedia aerea e durante una prova di volo il pilota Tommaso Dal Molin (da cui prese nome l'aeroporto di Vicenza ) perse la vita inabissandosi con il suo idrovolante nei pressi di Sirmione .   Al compito di recuperare velivolo e salma vennero chiamati dai militari  i famosissimi palombari viareggini dell' Artiglio  Alberto gianni e gli altri .
  Allontanandosi dalla loro nave marina Artiglio , equipaggiarono il Mincio come una nave da recupero per operazioni subaquee ed effettuarono il recupero loro richiesto , ecco una descrizione della operazione e alcune foto dove si vede la prua della nave Mincio con l'argano che ha già sollevato il relitto dell'aereo:

   ""I valorosi palombari dell'Artiglio non operarono solamente in mare , ma vennero chiamati d'urgenza anche per un recupero sul Lago di Garda .    Il 18 Gennaio 1930 , durante un volo di prova ad alta velocità , il pilota Tommaso Dal Molin precipitava nel lago con il suo idroplano da corsa , un Savoia Marchetti S 65.
   Dal Molin era il giovane maresciallo che alcuni mesi prima aveva brillantemente disputato agli inglesi la Coppa Schneider nei cieli di Calshot  .    Era ritenuto un grande pilota .  Tutti i tentativi e le ricerche per agganciare l'apparecchio scomparso in 100 metri di acqua erano riusciti vani .
  Fu così che il governo fascista pensò di rivolgersi ai celebri palombari . 
 A Desenzano le autorità misero loro a disposizione un vecchio battello lacustre  il  "MINCIO " che in quattro e quattr'otto fu trasformato in una piccola nave per recuperi di fortuna .  Con ripieghi  e accorgimenti il Gianni era riuscito a congegnare al meglio l'attrezzatura .
  Accompagnati sul luogo ancorarono il Mincio a quattro boe ..... Primo a scendere fu il Franceschini , dopo tanto oceano con correnti che rompevano a otto km all'ora , qui si aveva l'impressione di scendere in un bicchier d'acqua .  A 96 metri toccò terra e si impantanò in uno spesso strato di fango e melma . Prilla a dritta !!!!!!   ordinò il Gianni che stava al telefono ...   ecco ci siamo !!  è lui l'apparecchio !  giaceva immerso nella poltiglia con le ali spezzate .... O gianni mandami giù un cappio che lo imbrachiamo , non vedo un ficosecco in quest'acqua da ranocchi!  Una volta agganciato il bigo prese a schricchiolare , si dovè rinforzare l'albero poi alla fine ci riuscirono .   Appena in superficie si avvicinarono alla carlinga ma la salma non c'era .
 Il 29 gennaio tornarono a immergersi ma niente di fatto ....   Quella sera il Quaglia radunò i palombari e fece loro una bella ramanzina .. la zona era piena di gerachi fascisti che si facevano vedere in mezzo ai palombari ...  con tanti occhi importanti venuti da Roma non  si poteva fare brutta figura ...

  Dopo diversi tentativi il corpo fu individuato e recuperato , con molta difficoltà ed emozione da parte dei palombari .   Avvezzi a mettere esplosivo per sradicare lamiere ai relitti , lavorare in condizioni pericolosissime , ma ricuperare una salma non era mai successi e per questo non fu una operazione semplice .  ""



   Ecco le foto del recupero esposte nel museo dell'aeroporto di Vicenza dove si vede il bompresso aggiunto alla prua del Mincio e il relitto dell'aereo appeso appena recuperato .
                                                                                         



domenica 26 dicembre 2010

Armamenti della prima guerra mondiale



  Ecco le armi di cui era stato dotata la Regia Cannoniera Mincio  : la prima foto è di un cannone navale da 57 mm in esposizione al museo di La Spezia , la seconda è la versione del cannone da 57 mm montata sul Mincio e il terzo disegno è quello della mitragliatrice fiat 1914 di derivazione maxim con caricatore a tamburo e raffreddamento ad acqua .

mincio I nella prima guerra mondiale



  Ecco due versioni della stessa foto scattata del Mincio durante il servizio come cannoniera della Regia Marina Italiana .    Nel 1915  vennero requisiti tutti i battelli della società di navigazione del lago di Garda per essere armati e usati lungo il confine con l'Impero Asburgico che si trovava nella parte alta del lago . 
 Nel 1916 vennero restituiti tutti tranne il Mincio e il Garda che vennero armati con cannoni navali provenienti da La Spezia e continuarono fino al 1918 il loro servizio .  Il Mincio era armato con 3 cannoni da 57 mm che si vedono uno a poppa e due ai fianchi della torretta e 4 nuovissime mitragliatrici modello Fiat 1914 che si vedono posizionate lungo le fiancate . 
  L'equipaggio civile lacustre  dei battelli venne arruolato e posto sotto il comando di ufficiali di marina che si vedono vestiti con l'uniforme bianca .  La base principale era a Peschiera del Garda mentre quella avanzata era nella baia di sogno a Malcesine . L'attivita principale era il pattugliamento insieme ai Mas del confine e il cannoneggiamento delle posizioni austriache sulle falde del monte Altissimo . 
  Al termine della Grande guerra la flottiglia lacustre del Garda venne disarmata e il Mincio dopo aver difeso i sacri confini della Patria tornò ai suoi compiti usuali di rimorchiatore lacustre continuando a trasportare merci rimorchiando chiatte e i tipici barconi a due alberi lacustri su e giù per le due sponde veronese e bresciana .
  Dopo la costruzione della strada gardesana negli anni '30 che facilitò i traffici merci via terra troviamo il Mincio in una nuova occupazione al servizio del reparto militare RAV di Desenzano . 
  Il Mincio I è l'ultima cannoniera che ancora solca il lago di garda . Il Garda è stato demolito .

sabato 27 novembre 2010

piroscafi finlandesi





  Ho trovato il sito della associazione finlandese piroscafi , ci sono molte foto di bellissimi battelli lacustri di inizio '900  Hanno lo scafo molto simile al Mincio I   ( ah è registrato come Mincio I perchè il nome Mincio  è stato scippato dalla Navigazione Laghi in un periodo in cui era stato radiato dai registri ) .  Non me la sento tuttavia di cambiare le lettere sulle fiancate , sono 106 anni che c'è scritto Mincio , non ci aggiungerò la I .

giovedì 25 novembre 2010

Materiali verniciatura

Ho deciso il ciclo di verniciatura da effettuarsi .  
Opera viva   :  Fondo Interprotect cinque mani , antivegetativa  Unipro  due mani
Opera morta : Fondo interprotect  quattro mani , Finitura Perfection Undercoat due mani ,Perfection  due mani

  Lo scafo subirà una sabbiatura , devo comprare anche la sabbiatrice .